A darne informazione un comunicato emesso poco fa e firmato dal presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul e nel quale si rileva che ieri 11 novembre, dopo oltre 5 mesi, è stata attuata la decisione del Ministero degli interni della Repubblica di Slovenia ed è stata ripristinata la rappresentanza legale dell’Unione italiana con sede a Capodistria antecedente al 9 febbraio 2024. Decadono pertanto- si legge nel comunicato- tutte le decisioni accolte dalla Consulta e registrate in quella data dall’ Ufficio amministrativo capodistriano e tra queste la nomina del Comitato dei Garanti, d’ Appello e di Controllo e quella di Astrid Del Ben a coordinatrice dell’UI con sede a Capodistria. Poiché la riunione segreta dei sette membri della consulta capodistriana si è svolta non tenendo conto dello Statuto dell’UI di Capodistria e della Legge slovena sulle associazioni, viene ripristinata la rappresentanza legale antecedente. Maurizio Tremul torna dunque a ricoprire l’incarico di coordinatore dell’UI capodistriana oltre che naturalmente di presidente dell’Unione italiana unitaria. Oltre che a denunciare il grave danno d’ immagine e di sostanza che l’azione dei sette dissidenti ha arrecato all’a massima associazione rappresentativa della minoranza italiana di Slovenia e Croazia, nel comunicato Maurizio Tremul rileva che ”andranno accertate le responsabilità di chi ha contribuito a creare questa insostenibile situazione che mette in discussione l’unitarietà dell’Unione italiana e della CNI”. Egli ringrazia i dipendenti dell’Ufficio UI capodistriano, destinatari in questi mesi di una ingiustificata campagna denigratoria e diffamatoria, ringrazia i tanti connazionali e le CI che hanno sostenuto e difeso l’unitarietà. “Quanto accaduto sia di monito a coloro che hanno intrapreso la strada della divisione e del conflitto” avverte Tremul auspicando il rispetto della volontà espressa dagli elettori 2 anni e mezzo fa
(lpa)
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