
Trieste ha ospitato il terzo incontro periodico annuale dei partner coinvolti nella creazione dell'ecosistema energetico sostenibile "North Adriatic Hydrogen Valley", dove erano presenti i rappresentanti delle istituzioni slovene, croate e italiane impegnati nel piano.
Tra questi l'assessore all'ambiente ed energia della regione autonoma Friuli Venezia Giulia,

Fabio Scoccimarro, che ha parlato del progetto:
"È un progetto bandiera, primo in Europa, quindi un vanto per i nostri territori dell'Italia, della Slovenia e della Croazia, di fare la prima "Valle dell'idrogeno" europea. Un finanziamento di 25 milioni di euro che permetterà di accelerare la transizione verso l'energia pulita, energia verde, con questo idrogeno verde (l'idrogeno è un vettore, come si sa). Quindi è una collaborazione importante, con 35 partner privati, non è una dichiarazione di intenti, ma queste sono le tappe per andare avanti in un percorso che ci vedrà nei prossimi anni, immediatamente mettere in cantiere quelle che sono veramente le prime produzioni di questo idrogeno verde. Quindi un grande obiettivo non solo in teoria, ma in pratica; poi parliamo del nostro territorio regionale, a Trieste, Monfalcone e Porpetto, metteremo veramente in piedi dei progetti importanti, per andare verso quello che è il nostro obiettivo: anticipare di 5 anni il Green deal europeo, dal 2050 2045. Riteniamo che noi siamo una Regione virtuosa, con la possibilità anche finanziaria di poterlo fare, in modo da andare oltre il nostro mandato elettorale, guardare il futuro delle prossime generazioni, di chi ancora non vota, di chi deve ancora nascere e quindi un progetto ambizioso. La politica deve fare questo. In tutta Europa si parla di un milione di posti di lavoro nei prossimi anni, proprio attorno al settore specifico dell'idrogeno. Ovviamente va declinato nella nostra regione, che è più bella e piccola di un cinquantesimo dell'Italia, ma è molto bella e come diceva il patriota Ippolito Nievo, di madre friulana, 'siamo un piccolo compendio dell'universo, bisogna lasciarlo più bello che mai ai nostri eredi'".
Davide Fifaco