Foto: MMC RTV SLO/ARC

Ieri si è aperta una vera e propria crisi istituzionale all’interno della Regione Friuli Venezia Giulia. Rimesse tutte le deleghe nelle mani del Presidente Massimiliano Fedriga. Sette assessori su dieci hanno proposto le loro dimissioni in seguito alle critiche giunte in questi giorni dal ministro Ciriani alla sanità regionale, a causa dei ritardi che si stanno riscontrando nella costruzione dell'ospedale di Pordenone.

Ritenendo la crisi ormai aperta, ha spiegato il segretario della Lega del Friuli Venezia Giulia Marco Dreosto gli assessori regionali della Lega, di Forza Italia e della Lista Fedriga hanno deciso di intraprendere questo passo, che apre una crisi di maggioranza.

Per Fratelli d'Italia, il partito di appartenenza di Ciriani, a parlare è stato il segretario regionale Walter Rizzetto che ha cercato di ridimensionare l'accaduto spiegando che le osservazioni del ministro si riferivano solamente al caso pordenonese e che il mandato di Fedriga deve andare a conclusione naturale. I patrioti, quindi, non avrebbero voluto aprire alcuna crisi, ma solo evidenziare un problema.

Fedriga, dal canto suo, ha annunciato già ieri che non prenderà decisioni "fino a martedì, ma non potranno non esserci conseguenze" dopo le dichiarazioni del ministro. Martedì, infatti, il governatore dovrebbe incontrare il Primo ministro Giorgia Meloni a Venezia, in occasione dell'evento della Conferenza delle Regioni.

Barbara Costamagna