
Testimonianze del passato paleocristiano di Trieste emergono anche nel corso dei lavori di ristrutturazione di una scuola. I nuovi rinvenimenti archeologici emersi dal complesso della Basilica Paleocristiana in via Tigor (scoperta nel 1963 a seguito di lavori di realizzazione di un impianto fognario e di risistemazione della strada) sono stati presentati in settimana dall’amministrazione comunale del capoluogo giuliano.

I lavori di risistemazione del complesso scolastico, nel centro storico di Trieste, hanno consentito di fare luce e di estendere le conoscenze di una basilica paleocristiana a circa tre metri di profondità, svelando una parte ben conservata dell’edificio di culto tardoantico.
Fra i ritrovamenti, un muro perimetrale della navata della basilica con pilastri inglobati alla parete, pavimentazioni, resti ben conservati di un mosaico policromo con una ricca decorazione caratterizzata da una cornice a treccia e una serie continua di medaglioni circolari intrecciati tra loro con all’interno figure simboliche caratteristiche della prima cristianità, resti di un possibile battistero della prima fase della chiesa.
Un patrimonio archeologico che sarà valorizzato alla fine degli scavi e dei lavori di rinforzo delle fondazioni dell’edificio scolastico, realizzando una struttura sotterranea per avere un’area archeologica visitabile.
“Il Comune di Trieste – ha detto l’assessora Elisa Lodi – sta collaborando con la Soprintendenza e con la ditta vincitrice dell'appalto, Omnia, nel valorizzare i rinvenimenti archeologici, che rappresentano un tassello fondamentale per la storia della città. Il ritrovamento e la sua valorizzazione in futuro da parte della Soprintendenza non incideranno sulle attività scolastiche, con particolare riferimento alla palestra e alle aule.”
Alessandro Martegani