Foto: MMC RTV SLO

L'affluenza nazionale del referendum italiano con quattro quesiti sul lavoro ed uno sulla cittadinanza si ferma piuttosto lontana dal 50% più uno richiesto per il quorum, attestandosi a circa il 30,5%.

Con oltre il 39% di affluenza, la Toscana è la prima Regione per il numero di cittadini che si sono recati alle urne per i cinque referendum. Al secondo posto, con il 38%, si attesta l'Emilia Romagna, quindi la Liguria e il Piemonte praticamente appaiate con il 34,5% circa. Maglia nera per Trentino Alto Adige con 22,5%, la Calabria e la Sicilia, appaiate al 22-23%.

Una dura sconfitta per il Comitato promotore per i referendum sul lavoro, di cui fa parte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha dichiarato: "Oggi non è una giornata di vittoria. Contemporaneamente i dati ci dicono che sono oltre 14 milioni le persone che hanno votato nel nostro paese cui si aggiungeranno gli italiani all'estero: un numero importante, un numero di partenza. I problemi che abbiamo posto con i referendum rimangono sul tavolo".

Il capogruppo del Partito democratico al Senato, Francesco Boccia, ribalta addirittura la situazione affermando: "È la destra che ne esce perdente. Giorgia Meloni è a palazzo Chigi con 12 milioni e 300mila elettori. Hanno votato 15 milioni di persone e diamo il valore che meritano gli elettori, hanno partecipato per dare un messaggio".

Gongola invece il centrodestra.

Il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga spiega: "I cittadini avevano tre scelte: votare sì, votare no, astenersi. Una scelta, quest'ultima, che ho visto è stata quasi criminalizzata dalla sinistra. Questo è qualcosa di assurdo, perché in altri referendum la stessa sinistra ha detto di astenersi, e legittimamente lo aveva fatto, non si capisce perché adesso invece, sembra antidemocratico chi legittimamente decide di astenersi. Nei referendum l'astensione è un'opzione. Un'opzione che evidentemente la maggioranza dei cittadini ha utilizzato".

Il vicepremier e segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, aggiunge: "Anche quella della cittadinanza accelerata era una idea sbagliata e bocciata pure quella, servono semmai più controlli e più buon senso. E sulla clandestinità, continuare a ridurre sbarchi e aumentare espulsioni. Gli italiani hanno scelto, evviva la Democrazia".

Fa invece autocritica l'eurodeputata Pd e vicepresidente dell'Eurocamera, Pina Picierno che sui social scrive: "Una sconfitta profonda, seria, evitabile. Purtroppo, un regalo enorme a Giorgia Meloni e alle destre. Fuori dalla nostra bolla c'è un Paese che vuole futuro e non rese di conti sul passato. Ora maturità, serietà e ascolto, evitando acrobazie assolutorie sui numeri".

Davide Fifaco