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Mentre le grandi potenze cercano una strada per porre fine alla guerra in Ucraina, il conflitto più sanguinoso in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale, le operazioni militari non si fermano.
L'Ucraina ha lanciato almeno 361 droni contro la Russia durante la notte, provocando un breve incendio nella raffineria di Kirishi, nel nord-ovest della Russia.
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che i droni sono stati abbattuti dai sistemi di difesa e l'incendio sarebbe stato provocato dai detriti caduti. Il comando ucraino ha invece confermato di aver attaccato la raffineria e dichiarato di aver "portato a termine un attacco riuscito".
L'Ucraina avrebbe confermato anche attacchi contro le ferrovie russe durante il fine settimana. Dalla Russia erano stati riportati tre incidenti: nella regione di Leningrado, con due treni deragliati all'alba che hanno causato la morte di una persona, e nella regione di Orjol, dove un'esplosione sulla ferrovia ha provocato tre vittime. Una fonte del servizio di intelligence militare ucraino avrebbe confermato le azioni su importanti collegamenti logistici per il rifornimento delle forze russe nelle regioni ucraine di Charkiv e Sumy.
Non cessa nemmeno l’allerta nei paesi della NATO e dell’Unione Europea che confinano con l’Ucraina e la Bielorussia. La Romania ha fatto decollare i suoi caccia militari per intercettare un drone russo, proveniente dall'Ucraina, entrato nello spazio aereo lungo il confine. Il ministero della Difesa di Bucarest ha precisato che il drone non è stato abbattuto e ha lasciato subito il cielo rumeno.
Secondo il ministero, il velivolo senza pilota è penetrato nello spazio aereo rumeno durante un attacco russo alle infrastrutture ucraine. Il drone non ha sorvolato zone abitate e non ha rappresentato una minaccia diretta per la popolazione.
In Polonia, intanto, dove mercoledì notte alcuni droni russi avevano violato lo spazio aereo, il governo ha attivato la propria aeronautica in coordinamento con i partner NATO, ed è stata disposta la chiusura dell'aeroporto di Lublino, nell'est del Paese.
Alessandro Martegani