
"La politica di Israele è coerente e non è cambiata". Così una fonte del governo di Tel Aviv, rispondendo ad una domanda riguardo la nuova proposta dei mediatori per la tregua a Gaza. Israele, quindi, continua ad insistere per il rilascio di tutti gli ostaggi ancora in mano a Hamas in cambio della fine della guerra. La proposta, che il movimento estremista palestinese ha già accettato, include infatti soltanto un rilascio parziale degli ostaggi. "Siamo nella fase decisiva finale contro Hamas e non lasceremo indietro nessun ostaggio", ha precisato la fonte.
Il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar ha intanto detto che i mediatori stanno ancora aspettando la risposta di Israele all'approvazione di Hamas, per cui non è stato fissato alcun termine temporale. Da Tel Aviv intanto giungono segnali di discussione interna a riguardo, Doha spera comunque in una risposta rapida e positiva. Il portavoce ha poi sottolineato che la proposta, accettata dal gruppo estremista, coincide in larga misura con quanto Israele in precedenza aveva già approvato; le attuali condizioni dei negoziati appaiono incoraggianti, ha aggiunto. "Il Qatar", ha concluso il portavoce del Ministero degli Esteri, "è determinato a ottenere la cessazione delle ostilità con qualsiasi mezzo disponibile e considera prioritario trasformare questo passo in un'intesa complessiva per fermare la guerra a Gaza nel più breve tempo possibile".
Al contempo il leader di Hamas, Taher al Nunu, ha affermato che il movimento, accentando la proposta dei mediatori, ha "anteposto l'interesse nazionale. Speriamo che questa proposta porti a porre fine alla guerra" puntando a "una maggiore protezione dei civili a Gaza e ad alleviare le sofferenze umanitarie cui la popolazione è sottoposta a causa della prolungata occupazione israeliana", ha detto ancora al Nunu. Secondo le sue parole, inoltre, l'attuazione della proposta avverrà "una volta ricevuto il via libera dall'altra parte".