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Si è spento a 84 anni Dick Cheney, a causa di complicazioni legate a una polmonite e a problemi cardiovascolari, come ha riferito la sua famiglia. Il 46° vicepresidente degli Stati Uniti ha ricoperto la carica per due mandati, dal 2001 al 2009, al fianco del presidente George W. Bush. Considerato uno dei principali artefici della “guerra al terrore” seguita agli attentati dell’11 settembre 2001, Cheney ebbe un ruolo centrale nella definizione della politica di sicurezza nazionale e nella decisione di intervenire militarmente in Iraq.
Nato nel 1941 a Lincoln, nel Nebraska, Cheney iniziò la sua carriera politica negli anni Settanta. Fu capo di gabinetto alla Casa Bianca sotto Gerald Ford e segretario alla Difesa durante la presidenza di George H. W. Bush, gestendo la prima guerra del Golfo nel 1991.
Durante gli anni alla vicepresidenza fu tra i sostenitori della dottrina della guerra preventiva e della necessità di rovesciare il regime di Saddam Hussein, accusato di possedere armi di distruzione di massa. Dopo il ritiro dalla vita politica, avvenuto nel 2009, le sue condizioni di salute, minate da decenni di problemi cardiaci e da diversi infarti, lo costrinsero nel 2012 a un trapianto di cuore, che lui stesso definì “il dono della vita”. Negli ultimi anni Cheney si era allontanato sempre più dal Partito Repubblicano, criticando apertamente Donald Trump, che aveva definito “un codardo” e “la più grande minaccia alla repubblica americana”.
La famiglia ha fatto sapere che, al momento della morte, erano con lui la moglie Lynne, sposata da 61 anni, e le figlie Liz e Mary.

B.Z.