Almeno otto persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta questa mattina in una scuola di Graz, in Austria. Lo riporta la Kronen Zeitung. Tra le vittime si contano sette alunni e un adulto. La polizia ha comunicato che la situazione, al momento, è sotto controllo.
La sparatoria si è verificata presso l’istituto BORG, situato in Dreierschützengasse. L’allarme è scattato intorno alle 10:00 di martedì, dando il via a un’imponente operazione di polizia che ha coinvolto anche l’unità speciale EKO Cobra.
Il presunto assalitore, uno studente dello stesso istituto, è stato trovato morto in uno dei bagni della scuola. Secondo quanto riferisce la stampa austriaca, si sarebbe tolto la vita. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane si considerava vittima di episodi di bullismo.
Testimoni hanno udito diversi colpi d’arma da fuoco provenire dall’interno dell’edificio. Le squadre speciali sono tuttora impegnate nelle operazioni di messa in sicurezza, mentre diversi insegnanti e studenti risultano ancora chiusi nelle aule. Almeno un docente è in contatto diretto con l’unità EKO Cobra.

Il bilancio delle vittime è stato diffuso dai media locali, ma non ha ancora ricevuto conferma ufficiale da parte del ministro dell’Interno Gerhard Karner. Nel frattempo, le forze dell’ordine stanno perlustrando l’intero edificio ed esortano i cittadini a evitare la zona. È stato allestito un punto di incontro per i genitori degli studenti presso lo stadio ASKÖ.
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha annullato tutti gli impegni della giornata, mentre il sindaco di Graz, Elke Kahr, si è recato immediatamente sul posto.
La tragedia si consuma a pochi giorni dal decimo anniversario della strage del 20 giugno 2015, quando un uomo si scagliò con l’auto a oltre 100 km/h contro la folla nel centro di Graz, uccidendo una giovane coppia di 28 e 24 anni e un bambino di quattro.
Dionizij Botter