Foto: Televizija Slovenija

La prima sessione straordinaria del mese si apre con la coppia Golob-Boštjančić pronta a tracciare una revisione del quadro dei conti pubblici per i prossimi due anni. Secondo le nuove stime, le spese aumenteranno del 3,2% e di quasi il 4% anno su anno, con una diminuzione delle entrate stimata sui 15,6 miliardi di euro per il 2026 e vicina ai 16 per il 2027. Tradotto in termini concreti, il deficit ammonterà a 2,1 miliardi di euro in entrambi gli anni, pari a poco meno di 3 punti percentuali del Prodotto interno lordo (Pil). Nel documento presentato a fine settembre da Boštjančić i settori indicati come prioritari erano pensioni, sanità, edilizia abitativa e investimenti pubblici, e ora si entra nel vivo del dibattito. Gli emendamenti verranno infatti esaminati nelle commissioni competenti per tutto il mese d'ottobre, per poi tornare nuovamente in Camera di Stato insieme alla manovra correttiva nella sua interezza. Non solo numeri però, perché il parlamento oggi si pronuncerà anche sulla modifica alla legge che rafforza la rete degli asili nido pubblici, all'interno della quale figurano anche misure di inclusione dei bambini rom negli asili e norme per meglio regolamentare il cofinanziamento degli asili nido privati. Ultimo tema nell'agenda dei lavori la politica abitativa, con l'opposizione pronta a dar battaglia come già fatto in commissione. Secondo Partito democratico (SDS) e Nuova Slovenia (NSi), oltre alle promesse non mantenute in materia di edilizia abitativa, le soluzioni proposte dal governo sono pensate per Lubiana e forse qualche altra città, trascurando del tutto le esigenze di quell'ampia fetta di popolazione che vive in contesti rurali e al di fuori dei centri abitati.

Valerio Fabbri