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Per adempiere all'impegno di modernizzare l'istruzione, lo scorso 15 luglio il governo ha approvato la nuova legge sull'istruzione superiore che segna un'evoluzione significativa rispetto alla precedente normativa. La riforma prevede un aumento graduale dei finanziamenti pubblici, portandoli dallo 0,6% all'1,5% del PIL entro il 2029, con almeno l'1% destinato alle attività didattiche. Questi fondi serviranno anche a finanziare investimenti in infrastrutture e alloggi studenteschi. Inoltre, per garantire maggiore stabilità nella pianificazione a lungo termine, i contratti di finanziamento per le università saranno estesi da quattro a sei anni. Viene introdotto un nuovo modello di studio flessibile, simile a quello part-time, pensato per coloro che non possono seguire un percorso a tempo pieno. Il piano prevede inoltre l'istituzione di certificazioni professionali per l'acquisizione di specifiche competenze, con l'obiettivo di facilitare l'ingresso nel mercato del lavoro. Un'altra novità è che ogni studente avrà il diritto di frequentare gratuitamente un ciclo di studi di primo e secondo livello. La legge stabilisce un controllo più stringente, definendo che i nuovi atenei statali potranno essere creati esclusivamente su proposta del governo, mentre le istituzioni private manterranno la propria autonomia. Inoltre, gli alloggi per studenti gestiti da enti pubblici verranno incorporati nelle rispettive università. Un'attenzione particolare è rivolta poi alla tutela della lingua slovena, che dovrà essere la lingua di insegnamento principale, salvo il caso in cui un corso parallelo sia offerto in un'altra lingua. La normativa ridefinisce anche il carico di lavoro del personale docente, bilanciando insegnamento, ricerca e gestione, e regolamenta il congedo sabbatico secondo gli standard internazionali. Ad accogliere positivamente la legge l'Università di Lubiana che sottolinea come l'autonomia nella gestione degli investimenti permetterà una pianificazione a lungo termine. Questo aspetto è considerato cruciale per migliorare la qualità del sistema universitario aumentandone al contempo la competitività.

Alessia Mitar