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“I nostri paesi vantano un’esemplare collaborazione bilaterale, ma ci sono sempre margini di miglioramento”, hanno fatto intendere i due capi diplomazia dopo aver presieduto la riunione plenaria alla quale erano presenti pure gli esponenti dei ministeri degli Interni, dell’Economia, Agricoltura, Ambiente ed Energia. E proprio il settore dell’energia sembra segnare importanti passi in avanti con l’Italia, come ha detto Antonio Tajani, interessata all’energia nucleare che, in questo periodo di crisi, potrebbe essere una fonte rilevante per il sistema industriale della penisola. Come emerso a Brdo, c’è interesse per lo scambio di conoscenze e buone prassi pure in altri settori come agricoltura, gestione delle acque e tutela dell’ambiente. I due capi delegazione hanno dichiarato che una parte dei lavori si è focalizzata sulle misure contro l’immigrazione clandestina. In questo contesto, Tanja Fajon ha elogiato la collaborazione tra le forze di polizia dei due paesi che vigilano i confini ed ha confermato il proseguimento della Trilaterale tra Italia, Slovenia e Croazia annunciando un prossimo incontro tra i ministri degli Interni dei tre paesi, incontro che sarà ospitato da Lubiana. Tra gli argomenti trattati pure quello relativo alle rispettive minoranze con un accenno particolare ai problemi legati alla Comunità slovena in Italia, problemi che gli esponenti minoritari avevano illustrato a Fajon in un incontro preparatorio svoltosi una decina di giorni fa. Da rilevare infine che i due ministri degli Esteri, oltre che ad una dichiarazione congiunta, hanno sottoscritto pure il Programma attuativo della collaborazione in campo culturale e dell’istruzione per il periodo 2024-2029. Questo prevede, tra le altre cose, sostegno e attività per Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, progetto che Tajani e Fajon hanno definito come “modello dell’Europa unita ed esempio unico di collegamento e vicinanza tra la popolazione frontaliera”.