Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

Anche senza le folle oceaniche che spesso caratterizzano le sue conferenze, la sala Alma Karlin della Casa di Cankar di Lubiana si è trasformata in uno spazio di stand-up comedy, con Žižek che ha accompagnato i presenti in un viaggio di 90 minuti tra le crisi e le contraddizioni della contemporaneità. Come quella secondo cui al presidente americano, Donald Trump, va riconosciuto il merito inconsapevole di aver rimesso al centro del dibattito pubblico il ruolo dello Stato con la guerra dei dazi, e di aver rispolverato un linguaggio rivoluzionario

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

Nessuna infatuazione per Trump, che secondo lui rimane un personaggio pericoloso, ma solo la definitiva archiviazione del pensiero liberista iniziato con la "fine della storia" di Francis Fukuyama. E per il filosofo marxista in questi nuovi spazi potrebbe inserirsi anche l'elezione del prossimo sindaco di New York, il socialista musulmano di origini indiano-ugandesi Zohran Mamdani, che nella città simbolo del capitalismo potrebbe riaccendere le speranze della sinistra in tutto il mondo. E così gli spunti del moderatore sono serviti solo per sottolineare il profilo poliedrico di un intellettuale, con la nota a margine del traduttore che si è confrontato con una raccolta di saggi scritti e pensati in inglese, per un'audience internazionale, da uno sloveno poliglotta e cosmopolita, il cui pensiero originale non ha risparmiato incursioni nell'attualità. E se su Cina, Russia e ordine mondiale le sue posizioni sono note, a una domanda sulla questione sicurezza nel sud-est della Slovenia e sulla convivenza con la locale comunità rom Žižek ha definito la posizione del ministro Luka Mesec come la più corretta. Anche secondo lui, infatti, integrazione e convivenza possono esistere solo quando vengono soddisfatte e rispettate le condizioni minime di sicurezza e stato di diritto. E proprio in nome della diversità, ha aggiunto, la distanza può essere veicolo di convivenza civile e pacifica, se avviene nel rispetto reciproco. Se poi si intrattengono anche rapporti amichevoli, tanto meglio.
Valerio Fabbri

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria