
A fine aprile 2025, i prestiti al consumo risultavano superiori di 500 milioni di euro rispetto ai livelli di fine 2019, mentre i mutui immobiliari hanno registrato un incremento di 2,2 miliardi di euro nello stesso periodo. Dopo un calo tra il 2020 e il 2022, legato all'incertezza pandemica, i prestiti al consumo hanno ripreso a crescere dal 2023. Nonostante le turbolenze del contesto economico globale, la maggior parte dei cittadini continua a rispettare regolarmente i propri obblighi finanziari. Secondo la Banca di Slovenia, l'incidenza delle rate sul reddito dei mutuatari si mantiene entro soglie sostenibili: in media, chi ha un prestito al consumo destina il 27,7% del proprio reddito al rimborso, mentre chi ha un mutuo residenziale ne utilizza circa il 34%. a durata media dei mutui immobiliari si aggira attorno ai 18 anni, mentre quella dei prestiti al consumo si attesta a circa 6,3 anni. Dal 2019 è in vigore un provvedimento macroprudenziale che impone alle banche di garantire che, dopo il pagamento delle rate, i clienti dispongano ancora di un reddito minimo vitale, al fine di prevenire situazioni di sovraindebitamento. La Banca centrale ha confermato il rispetto generalizzato di questa norma da parte degli istituti di credito. l livello di crediti deteriorati, sia nei prestiti al consumo sia nei mutui, rimane contenuto. In questo quadro, la Banca di Slovenia ha annunciato l'intenzione di riesaminare entro la fine dell'anno la soglia minima di capacità creditizia richiesta ai consumatori, sulla base di eventuali modifiche nei parametri relativi al costo minimo di vita.
M.N.