Foto: BoBo/Borut Živulović

Il nuovo settore è stato creato per consentire all'ispettorato di reagire tempestivamente agli eventi attuali e portare rapidamente a conclusione i casi in cui vengano individuate gravi violazioni dei diritti dei lavoratori, ha spiegato la capo ispettore del lavoro Katja Čoh Kragolnik durante la presentazione della nuova unità. "Si tratta di un settore che abbiamo istituito affinché l'ispettorato sia più flessibile e reagisca più rapidamente ai problemi urgenti, siano essi segnalati dai media, dalla società civile o individuati come evidenti e bisognosi di un intervento immediato" - ha sottolineato il ministro del Lavoro, della Famiglia, degli Affari Sociali e delle Pari Opportunità, Luka Mesec. Come ha spiegato, gli ispettori devono rispondere a ogni segnalazione, ma questo settore è stato concepito per affrontare solo i casi che richiedono un intervento immediato. "Ci riferiamo ai licenziamenti di lavoratori, al mancato pagamento dei salari, a gravi violazioni o a situazioni che richiedono una verifica mirata del rispetto della legislazione sul lavoro e dei diritti che derivano dall'attività lavorativa" - ha precisato il ministro. Secondo Čoh Kragolnik, nel settore operano ispettori che si occupano sia delle condizioni di lavoro sia della sicurezza e della salute sul lavoro. Si coordineranno spesso con altri enti, in particolare con la polizia e l'amministrazione finanziaria. "Sono ispettori esperti che per anni hanno svolto ispezioni nelle varie unità regionali in tutta la Slovenia e ora trasferiscono le loro ricche esperienze in questo settore. La loro capacità di intervenire rapidamente e con giudizio è un punto di forza cruciale per il funzionamento del settore" - ha evidenziato. Čoh Kragolnik è convinta che il settore di nuova istituzione rappresenti un importante rafforzamento dell'impegno dell'ispettorato del lavoro. L'intento è contribuire a soluzioni a lungo termine per migliorare le condizioni lavorative in Slovenia. Il settore per la risposta prioritaria è guidato da Nina Kurnik Avbelj. Come ha spiegato, l'unità attualmente è composta da tre ispettori specializzati in sicurezza e salute sul lavoro e da sei nel campo del diritto del lavoro. È prevista l'aggiunta di un altro membro, portando così l'organico a dieci persone. Questi ispettori sono distribuiti su tutto il territorio sloveno e collaboreranno anche con le unità regionali dell'ispettorato. "Ci concentreremo soprattutto sulle violazioni che coinvolgono categorie di lavoratori vulnerabili, come la regolamentazione del mercato del lavoro, l'erogazione di servizi transfrontalieri e, naturalmente, i diritti fondamentali previsti dalla legislazione sul lavoro" - ha dichiarato Kurnik Avbelj.


Corrado Cimador