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Claudio Ranieri non sarà il c.t. della nazionale italiana di calcio. Dopo attente riflessioni, l'ex allenatore della Roma - che ora diventerà senior advisor della società - ha rifiutato la possibilità di allenare gli azzurri.

Ranieri ha precisato che la proprietà della Roma gli ha fornito il pieno supporto ed appoggio per qualsiasi decisione avesse preso riguardo alla Nazionale, decisione che ovviamente era solo sua.

Una scelta che ha portata molta delusione in Federcalcio, in quanto quello di Ranieri era il primo nome del presidente Gabriele Glavina per la panchina dell'Italia.
L'ipotesi dell'ex tecnico giallorosso era stato fatto dopo l'annuncio dell'ormai ex c.t. azzurro, Luciano Spalletti, di essere stato sollevato dall'incarico, dopo la pesante sconfitta contro la Norvegia nelle qualificazioni per i Mondiali di qualche giorno fa.

"Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico dopo la partita contro la Moldavia, risolveremo il contratto", aveva dichiarato Spalletti, aggiungendo: "Non avevo intenzione di mollare ma mi assumo la responsabilità". Nella sfida di ieri, contro la Moldavia, l'ultima con Spalletti in panchina, la Nazionale ha vinto per 2-0. "È da vedere chi si sceglie come nuovo c.t., certo non lasciamo un grande entusiasmo anche se il pubblico ha riposto in maniera splendida, ma i giocatori e l'allenatore devono fare la differenza e purtroppo io non ho fatto la differenza", le parole di Spalletti dopo il suo ultimo match.

Rimane quindi da sciogliere il nodo sul nome che guiderà la nazionale di calcio da qui in avanti.
Il candidato principale ora sembrerebbe esser l'ex Milan Stefano Pioli, attualmente sotto contratto con l'Al-Nassr. Altri nomi possibili, ma meno probabili, sono quelli di Roberto Mancini, che potrebbe tornare sulla panchina azzurra, oppure ancora Daniele De Rossi, Fabio Cannavaro e Gennaro Gattuso.

Davide Fifaco