Commemorato a Trieste l'eccidio di via Ghega, la terribile strage del 23 aprile 1944, quando 51 cittadini, molti dei quali sloveni, vennero impiccati dai nazifascisti e lasciati penzolare allo scalone interno ed alle finestre del Palazzo Rittmayer.
Il rifugio “più basso d’Italia”, realizzato nel 1940 dalla Società Alpina delle Giulie, era stato interessato da una serie di lavori durati un anno e mezzo.
Al Narodni Dom di Trieste sono intervenuti l’assessore Everest Bertoli e il dirigente del Comune Giulio Bernetti, opposti al consigliere comunale e regionale del Pd Francesco Russo e al portavoce dei No Ovovia William Starc.
Dovrebbe essere, è stato detto, una giornata di festa e non solo di celebrazioni: questa Giunta comunale, hanno spiegato i componenti del Comitato, si limita a fare il minimo indispensabile, svalutando la festa nazionale della Liberazione.
Il Comune ha presentato il restauro di tre monumenti, che rappresentano però solo una piccola parte delle opere che l’amministrazione comunale è determinata a valorizzare, anche a scopo turistico.
Il servizio, gestito da Anolf Fvg, con il sostegno del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia, si occupa di ascoltare da dare indicazioni a lavoratori e lavoratrici vittime di comportamenti aggressivi e persecutori sul luogo di lavoro.
Un'iniziativa che offre agli studenti l'opportunità di ottenere contratti di lavoro part-time compatibili con gli impegni accademici.
La Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola si prepara ad accogliere il primo Torneo di Pallavolo Misto, un evento che promette di unire sport e comunità in un clima di sana competizione e amicizia.
L’edizione di quest’anno è stata anticipata a maggio con il preciso intento di coinvolgere le scuole secondarie superiori.
Fra le ipotesi la costruzione di una nuova scuola, ma le norme in vigore e la disponibilità di risorse, ha confermato la Giunta comunale, rendono tutto molto complesso. “Andiamo avanti – ha detto il sindaco- ma ci vuole tempo".
Fra i punti più critici la disciplina sui chioschi del centro, che entro pochi anni dovranno essere tutti uguali e dotati di servizi igienici.
Dopo aver perso i fondi del PNRR, dirottati sulle linee tranviarie di Padova, il progetto dovrà ora essere finanziato interamente dal governo italiano.