"Non più dighe, palazzi di banche, castelli di imperatori. Vorrei dirti di osterie, bordelli, vie in cui gli artisti si sono mischiati a gente di popolo, pellegrini, spettri di soldati senza plotone e finalmente uscire dal centro, spalancare i polmoni in Carso e più in là, nella selva". E' "Trieste selvatica", libro di Luigi Nacci, edizioni Laterza.
Barbara Costmagna ne ha parlato con l'autore.
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