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Antonio Saccone intervista Andrea De Vecchi dell'Università di Pollenzo, subito dopo la conferenza " “Nutrizione nello sport" tenutasi presso la Facoltà di sport dell'Università di Lubiana, all'interno della Settimana della cucina italiana nel mondo (CALLE DEGLI ORTI GRANDI, 25.11.2024).
Abbiamo iniziato la puntata con Andrea Segrè, direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International, con cui abbiamo parlato della Dieta mediterranea in Italia e del suo calo riscontrato tra i giovani. A seguire abbiamo intervistato Andrea Chittaro, uno dei fondatori di Spaccio Pani, il nuovo panificio di Trieste che valorizza la filiera corta e che in questi giorni compie un anno. Assieme a noi anche Andrea Gobet, referente di Slow Food Trieste, che ci ha presentato la guida Slow Wine 2025.
Un viaggio nei luoghi della Dieta Mediterranea insieme a Marino Niola, antropologo, scrittore, co-direttore del MedEatReserach (Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea) dell'Università Suor Orsola Benincasa.
Ieri presso l'Hotel Antiq Palace di Lubiana si è tenuto l'evento di apertura della Settimana della cucina italiana nel mondo. Si tratta di un'iniziativa del Governo volta a promuovere l'enogastronomia italiana, la dieta mediterranea e lo stile di vita sano. Il nostro inviato Antonio Saccone ha intervistato l'Ambasciatore d'Italia in Slovenia Paolo Trichilo.
Infine è arrivata: la temuta tappa Masua-Buggerru. Per affrontarla degnamente i nostri ospiti hanno organizzato una giornata libera da visite, incontri o altri impegni e l’hanno sistemata in coda al nostro viaggio di conoscenza del CMSB, come abbiamo imparato a chiamare il Cammino Minerario di Santa Barbara, in modo che fossimo ben “in palla” con i muscoli allenati dai giorni precedenti. Per conto nostro abbiamo prudenzialmente optato per il tracciato definito come più agevole, che si presentava comunque con l’aspetto di una ripida salita dalla fine nascosta dietro la parte visibile dei monti. Timorosi ci siamo incamminati. Sergio ha tirato fuori dal bagaglio le sue bacchette da camminatore, riservate alle giornate più impegnative. La montagna ha però partorito un topolino: una giornata tranquilla, spesa in parte su qualche bellissima spiaggia, mentre qualche pellegrino nord europeo si faceva eroicamente il bagno. Per massima compiacenza del fato, il chiosco di bibite e panini chiuso presso il quale ci eravamo fermati verso l’una è stato raggiunto a sorpresa dai gestori che ci hanno rifornito di birre e panini al momento più opportuno. Cammina, cammina (non più di quattro ore in tutto) abbiamo raggiunto felicemente Buggerru, soddisfatti dell’ultima ora del nostro andare, trascorsa in un contesto spettacolare: il sentiero attraversa una macchia mediterranea verdissima che ci arriva alla vita, lasciandoci vedere il mare sulla sinistra, infinito sotto un cielo tersissimo. Intervista alla nostra guida Nicola Calvia, che dopo anni passati all'estero ha visto nel cammino un'opportunità per restare in Sardegna.