L’evoluzione del movimento della Street Art, dagli esordi di Keith Haring all’attualità, è il focus della originale mostra “BANKSY e la Street Art” inaugurata il 15 ottobre al Palazzo Sarcinelli di Conegliano. L’esposizione, curata da Daniel Buso e organizzata da ARTIKA in collaborazione con Deodato Arte e la Città di Conegliano, ci aiuta a riflettere sull’arte di strada quale fenomeno dell’arte e della cultura contemporanea che, in pochi anni è passata dall’essere un’espressione underground e minoritaria, rifuggita dalle grandi gallerie e dai musei, al divenire la corrente artistica più conosciuta e mainstream del mondo. Ospite a Calle degli orti grandi: Daniel Buso, curatore della mostra e storico dell’arte contemporanea!
Per il quinto anno le Questure del Friuli Venezia Giulia e la catena di supermercati Despar hanno rinnovato la campagna contro la violenza sulle donne. Informazioni e riferimenti per chiedere aiuto saranno distribuiti all’interno dei punti vendita, per cercare di far emergere un fenomeno troppo spesso sottovalutato e del quale le stesse vittime non sono sempre totalmente consapevoli.
Fabiana Vidoz ci ha raccontato l’edizione autunnale di Go Makers, in programma a Gorizia il 25 e 26 ottobre. Insieme a Sonia R. Mariano e Gaia Antinelli abbiamo approfondito “GrandiDonne in Clubhouse”, un ciclo di incontri online dedicato ai principali fenomeni socio-culturali legati al mondo femminile. In chiusura, Barbara Bassi ci ha accompagnato tra ambiente e sapori del Carso con le escursioni domenicali di Curiosi di natura.
Secondo delle recenti ricerche sarebbe in aumento sui luoghi di lavoro il cosiddetto “burnout”, l’accumulo di stress e insoddisfazione dei dipendenti che porta alla volontà di abbandonare il lavoro e le aziende. Si tratta di una condizione medica, ufficialmente riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e che pesa, oltre che sulla salute dei lavoratori, anche sulla produttività delle aziende.
Sono stati illustrati questa mattina nella sede della giunta regionale a Trieste i dati relativi agli sportelli antimobbing, attivi nei quattro capoluoghi del Friuli Venezia Giulia. I contatti sono in crescita, con una netta maggioranza di donne fra le vittime di pressioni e vessazioni psicologiche. «Il fenomeno del mobbing è tutt’altro che marginale – ha detto l’assessore Alessia Rosolen – e colpisce soprattutto donne over 50».
Con l'ospite Elvio Baccarini, docente ordinario del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Fiume si parla di Comunità nazionale italiana ma anche di estremismo, fenomeno sempre più presente in Croazia.
Secondo i dati raccolti dall’organizzazione “Ossigeno per l’informazione”, in Italia viene perseguito meno di un caso su dieci d’intimidazioni o minacce nei confronti dei giornalisti. L’organizzazione ha registrato ben 322 cronisti minacciati di morte o violenze fisiche, ma anche colpiti dalle ormai diffuse “querele temerarie”.
Secondo uno studio dell’università di Richmond nelle più grandi città del mondo si starebbe registrando un aumento sensibile della popolazione di ratti. Alla base del fenomeno, l’urbanizzazione e l’aumento della produzione di rifiuti, ma anche il cambiamento climatico.
L’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia ha deciso di diffondere delle grafiche informative che chiariscono le origini di schiume e mucillagini che ciclicamente emergono nelle acque dell’Alto Adriatico. Si tratta, ha assicurato l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, di fenomeni antiestetici e fastidiosi per chi frequenta le spiagge, ma del tutto naturali: il mare è in ottima salute.
Il 4 giugno a Calle degli orti grandi, in occasione della Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni, abbiamo incontrato telefonicamente la dottoressa Lucia Beltramini, psicologa e psicoterapeuta, ricercatrice e formatrice, esperta in violenza sulle donne e sui minori, prevenzione della violenza nelle coppie di adolescenti e promozione delle pari opportunita. Con lei abbiamo cercato di capire le forme di abuso subite dai bambini e come comportarci nei loro confronti.
La produzione di film di animazione da parte della storica casa di produzione Zagreb Film è stata al centro della serata organizzata ieri dalla comunità croata di Trieste. Fra le tante pellicole proposte e commentate anche il celeberrimo “Professor Balthazar”, che accompagnò intere generazioni di bambini in decine di paesi.
Tra le cause, l'incapacità di sopportare rabbia e frustrazione, la scarsa accettazione di se stessi e una bassa autostima. Servizio di Corrado Cimador / Foto MMC RTVSLO