Sono intervenuti Kristjan Knez, Arden Stancich, Tommaso Manià, Neva Zajc e Luigi Cobisi.
Fra poco meno di una settimana, lunedì prossimo, si celebrerà in Italia il Giorno del Ricordo, giornata che commemora “la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra". La giornata, come ogni anno, è stata preceduta da polemiche fra i sostenitori della ricorrenza e rappresentanti dell’associazione nazionale partigiani e delle forze di sinistra.
Presente alla cerimonia, fra gli altri, anche il senatore Roberto Menia, esponente di Fratelli d'Italia e considerato il "padre" della legge che nel 2004 istituì il Giorno del Ricordo. Per Menia, episodi di vandalismo come quello avvenuto alla Foiba "alimentano di nuovo il fuoco del negazionismo e del giustificazionismo", noi invece, aggiunge, “seminiamo ricordo e giustizia”.
Si è svolta questa mattina presso il monumento nazionale della Foiba di Basovizza la cerimonia del Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, dell'Esodo e dei fatti che seguirono il dopoguerra sul confine orientale. Negli interventi, è tornato più volte il tema delle scritte trovate venerdì scorso all'ingresso del monumento. Per il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza si tratta di “Un atto criminale, un oltraggio alla Nazione che non può restare impunito”.
Oggi Trieste ricorda l’arrivo delle prime truppe italiane alla fine delle Grande guerra, un passo che fece diventare il capoluogo giuliano parte del regno d’Italia. In occasione delle a ricorrenza sono state programmate una serie di commemorazioni dedicate ai caduti della Grande Guerra. A Trieste si celebra anche San Giusto.
La commissione Cultura della Camera italiana ha approvato in via definitiva, e all’unanimità, la legge che costituisce il Museo del Ricordo, dedicato all’esodo e alle vittime delle Foibe. Previsto uno stanziamento di 8 milioni di euro per realizzare la struttura e una spesa annua di 50 mila euro, per il funzionamento del museo.
Il Comitato No Ovovia, che da anni si oppone al progetto di funicolare fra Trieste e il Carso, ha presentato un nuovo ricorso contro il decreto Salvini, che assegna i fondi alla realizzazione della struttura. Dopo aver perso i fondi del PNRR, dirottati sulle linee tranviarie di Padova, il progetto dovrà ora essere finanziato interamente dal governo italiano.
La premier italiana Giorgia Meloni ha partecipato questa mattina alla cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza in occasione del Giorno del Ricordo, giornata istituita 20 anni fa, per conservare la memoria delle vittime delle Foibe e dell’Esodo. Nel suo intervento, di fronte a migliaia di persone e a esponenti del governo nazionale, la premier ha ribadito il dovere di ricordare e dare dignità a vittime ed esuli, e la volontà di condividere la verità storica con i paesi vicini.
La statua dell’imperatrice Sissi, che dal 1997 è stata rimontata nei pressi della stazione e che ricorda il passato austro ungarico della città di Trieste, è al centro di un’operazione di riqualificazione. Utilizzata spesso in questi anni come bivacco, al centro di vandalismi e spesso coperta di rifiuti, è stata circondata con un recinto, e dotata di nuovi impianti d’illuminazione e irrigazione.
Mentre a Gorizia e Nova Gorica si celebrerà l’avvio della Capitale europea della Cultura 2025, sabato prossimo manifestazioni sindacali e politiche attraverseranno il centro di Trieste. Molte sigle sindacali hanno aderito alla manifestazione a difesa del comparto industriale nell’area di Trieste in programma la mattina, mentre nel pomeriggio è previsto un corteo di Trieste Pro Patria in vista del Giorno del Ricordo.
A meno di 48 ore dal giorno del Ricordo e a poche ore dall’avvio di GO!2025 ignoti vandali hanno tracciato delle scritte con la vernice rossa nei pressi della Foiba di Basovizza, monumento nazionale al centro delle celebrazioni del 10 febbraio. Dichiarazioni di condanna dell’episodio sono giunte da tutte le forze politiche. Sul posto, fra gli altri, anche il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il ministro dei beni culturali italiano Alessandro Giuli.
I fatti e le vittime dell’insurrezione avvenuta nella città di Trieste il 30 aprile del 1945, sono stati ricordati nel corso di una cerimonia al parco della Rimembranza. Come ogni anno l’evento, che ha visto la presenza dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e delle istituzioni locali, è stata organizzata dalla Federazione Grigioverde. Sentiamo il presidente Diego Guerin.