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I 12 migranti ancora presenti nelle strutture realizzate dall’Italia in Albania dovranno tornare sulla penisola. Lo ha deciso nel pomeriggio il Tribunale di Roma. La decisione, criticata dai partiti di maggioranza e accolta con favore dall’opposizione, si basa sul principio che non è possibile stabilire che i paesi di provenienza dei migranti garantiscano la loro sicurezza una volta rimpatriati.
Ospiti di questa puntata Claudio Vercelli, Marco Michieli, Bianca Senatore e Patrick Poini.
Ospiti della puntata Mojca Kleva Kekuš, Stefano Pizzin, Andrea Bellavite e Boris Mitar
È stato pubblicato ed è scaricabile in versione pdf sul sito dell’ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà: “Vite abbandonate: Rapporto sulla situazione e i bisogni dei migranti in arrivo dalla rotta balcanica a Trieste – anno 2023”. Un rapporto redatto dalla Rete solidale di associazioni operanti a Trieste nell’accoglienza e assistenza delle persone migranti provenienti dalla rotta balcanica, che offre un quadro della situazione, delle persone, delle strutture di ospitalità, del ruolo di un’amministrazione da migliorare e dei tempi di attesa, troppo lunghi, per far sì che la macchina dell’accoglienza e il sistema di rotazione e trasferimenti funzioni in modo adeguato. In occasione della Giornata Internazionale della Solidarietà, abbiamo parlato assieme a Gianfranco Schiavone, Presidente dell’ICS, delle problematiche ma anche delle soluzioni da mettere in atto per affrontare una situazione che, al di là della percezione esterna, non è emergenziale.
Ospiti: Sandor Tence, Gentiola Madhi, Marco Angelucci e Alfredo Luis Somoza
È stato presentato oggi a Trieste il rapporto "Vite abbandonate" che fotografa la realtà dei migranti che giungono costantemente a Trieste lungo la rotta balcanica. Nonostante dei numeri che non rivelano cali sensibili dei fluissi, è stato detto, a Trieste non esiste un sistema di accoglienza creato dalle istituzioni, e la chiusura del Silos, paradossalmente, rischia di rendere ancora più evidente il problema.
A pochi giorni dal vertice con Laura Lega, commissario delegato per la gestione dell'emergenza migranti, il prefetto di Trieste Pietro Signoriello ha fatto il punto sulla situazione della gestione dei migranti in Friuli Venezia Giulia. I numeri sono importanti , ha detto il prefetto, ma il sistema sta tenendo e i trasferimenti, già in atto da tempo, proseguono regolarmente.
Continua in Italia il confronto sul piano annunciato dalla premier Meloni per la costruzione di centri di raccolta per migranti in Albania. Il piano secondo molti giuristi presenterebbe dei problemi di compatibilità con le norme italiane in materia di asilo, con quelle comunitarie e anche con il rispetto dei diritti umani. Anche Bruxelles chiede il rispetto del diritto europeo.
Sono in aumento gli arrivi di migranti in Italia lungo la rotta balcanica. Lo ha dichiarato il prefetto di Trieste Pietro Signoriello, aggiungendo che non si registra un aumento di rischi per la sicurezza. Le parole del prefetto giungono a poche ore dal vertice di Bruxelles che ha discusso di un accordo sull’accoglienza e la gestione dei migranti in Europa.
Il ministro dell’interno italiano Matteo Piantedosi ha incontrato a Roma l’omologo sloveno Boštjan Poklukar, per affrontare il tema dei migranti lungo la rotta balcanica Lunedì scorso il leader della Lega Matteo Salvini aveva ipotizzato un ritorno dei controlli alle frontiere, esclusi però da Piantedosi e Poklukar.
Le organizzazioni che si occupano dell’accoglienza di migranti a Trieste hanno presentato oggi un rapporto in cui denunciano l’insufficienza della rete di accoglienza e dei trasferimenti da parte delle istituzioni. La situazione costringerebbe molti migranti a vivere per strada. Per il governatore Fedriga vanno date “risposte a chi ha diritto allo status di rifugiato, ma non possiamo pensare che chiunque possa andare dappertutto".
La tragedia di Cutro, dove il naufragio di una barca carica di migranti ha causato decine di morti, è stata al centro dell’audizione alla Camera del ministro dell’interno Matteo Piantedosi. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha definito i commenti del Ministro sulla tragedia “indegni e disumani” e sottolineato come la maggioranza abbia cercato di trasformare “le vittime in colpevoli”.