Ospiti della puntata: Damian Fischer, Jadran Calija, Luka Lisjak, Gabrijelčič, Guido Moltedo, Vito Sarracino e Giacomo Colaprice
Il monumento di Basovizza ai fucilati sloveni, luogo simbolo della resistenza sull’altopiano, è stato distrutto dalla caduta di un albero, schiantato dalle raffiche di Bora che spazzano da giorni il Carso triestino. Ancora in corso la valutazione dei danni. Il monumento dovrebbe essere riparato o ricostruito entro il prossimo 6 settembre.
La presidente Nataša Pirc Musar ha partecipato nel pomeriggio alla cerimonia al monumento di Basovizza, che celebra quattro giovani della comunità slovena fucilati dal regime fascista. “Gli eroi di Basovizza – ha detto – portavano dentro di sé un’innegabile grandezza morale, e resistettero con coraggio e determinazione al deliberato attacco del fascismo ai diritti della comunità slovena”.
Domenica 7 settembre anche la presidente Nataša Pirc Musar parteciperà alla tradizionale commemorazione al monumento di Basovizza ai quattro fucilati sloveni antifascisti. Il comitato organizzatore ha previsto anche una serie di attività collaterali. “Questa ricorrenza – ha detto il presidente Milan Pahor – è ormai sentita da tutti e ha unito il territorio”.
Nella settimana di celebrazioni del Giorno della Memoria, siamo andati a Trieste ad incontrare la dottoressa Anna Krekic, coordinatrice della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale. Un luogo in cui la memoria è custodita e diffusa attraverso l’esposizione museale permanente e arricchita da nuovi studi e ricerche. In calendario fino al 9 giugno, la mostra “7 dicembre 1943: destinazione lager” – data in cui partì il primo dei molti convogli di deportati razziali diretti ad Auschwitz da Trieste. In occasione dell’ottantesimo anniversario di questo drammatico evento, la mostra ne ricostruisce le vicende, illustrando ai visitatori i risultati di un'imponente ricerca che per la prima volta le analizza in dettaglio, facendoci anche conoscere con esattezza i nomi dei 157 deportati noti.
Si è svolta questa mattina presso il monumento nazionale della Foiba di Basovizza la cerimonia del Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, dell'Esodo e dei fatti che seguirono il dopoguerra sul confine orientale. Negli interventi, è tornato più volte il tema delle scritte trovate venerdì scorso all'ingresso del monumento. Per il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza si tratta di “Un atto criminale, un oltraggio alla Nazione che non può restare impunito”.
Inaugurato nel 1896, il monumento a Giuseppe Tartini, nella piazza principale, è uno dei simboli più conosciuti di Pirano. Duška Žitko, conservatrice del Museo del mare, ne ha ricostruito la storia in un libro. La presentazione del volume ha aperto in città le celebrazioni per i 250 anni dalla morte del compositore. Ornella Rossetto.
Continua nel Cimitero di Sant’Anna di Trieste l’opera di restauro e salvataggio delle tombe monumentali, un autentico patrimonio artistico della città, spesso dimenticato. Il Comune ha presentato il restauro di tre monumenti, che rappresentano però solo una piccola parte delle opere che l’amministrazione comunale è determinata a valorizzare, anche a scopo turistico.
Il 13 luglio i Presidenti d'Italia e Slovenia Sergio Mattarella e Borut Pahor renderanno omaggio alla Foiba e al monumento di Basovizza dedicato ai quattro antifascisti fucilati. La conferma sull'agenda della giornata che vedrà a Trieste la presenza dei Presidenti per la restituzione alla Comunità slovena del Narodni Dom, è giunta dopo un incontro avvenuto venerdì al consolato sloveno del capoluogo giuliano. Alessandro Martegani
In questa puntata si parla dell'impatto dall'inquinamento dell'aria sulle OPERE D'ARTE assieme a Patrizia Bonanni dall'Istituto Superiore per la Protezione dell'Ambiente. Nella seconda parte scopriamo il mondo dei GRAFFITI AD IMPATTO ZERO con Lorenzo Fabbri dell'agenzia "We are the jungle". Abbiamo aperto la puntata con Rosario Tronnolone di Radio Vaticana.
Il 22 e 23 marzo in tutta Italia tornano le Giornate FAI di Primavera. Grazie al Fondo Ambiente italiano, sarò possibile visitare luoghi e monumenti spesso inaccessibili al pubblico nel resto dell’anno. In Friuli Venezia Giulia saranno visitabili 20 siti in tutte e quattro le province. Quest’anno la manifestazione coincide anche con i 50 anni dalla nascita del FAI.
Alla Foiba di Basovizza è giunto fra gli altri anche il ministro italiano dei beni culturali, Alessandro Giuli, in regione per partecipare all'inaugurazione della Capitale europea della Cultura. Per il ministro atti come l'imbrattamento del monumento sono “passi verso il basso, verso l'abisso, e chi li fa precipita in un abisso di abiezione e deve scomparire dal discorso pubblico".