Il 14 marzo, dopo la pausa invernale, ha spalancato le porte ai visitatori la Casa delle farfalle di Bordano! Un luogo unico, la più grande riproduzione di ambienti tropicali in Italia che accoglie nei suoi habitat un ciclo complesso di animali e piante provenienti da tutto il mondo. Farfalle, insetti, anfibi, rettili, immersi nella lussureggiante flora, sono solo una parte di ciò che possiamo ammirare nella struttura, ampliata e rinnovata, che comprende anche il MUFFFA, il museo entomologico della Casa delle Farfalle con affascinanti esposizioni e collezioni, nonché eventi zone di accoglienza per il pubblico. Un progetto in crescita, frutto di tanto lavoro e tante collaborazioni, che pone la Casa delle farfalle di Bordano al centro di un territorio dall’offerta integrata volto al turismo naturalistico e al rispetto per l’ambiente e il paesaggio. Perché la Casa delle farfalle non è solo bellezza ma anche didattica, ricerca, divulgazione ed educazione. A parlarcene a Calle degli orti grandi: Stefano Dal Secco, presidente della cooperativa Farfalle nella testa!
Una manifestazione a favore della causa palestinese e contro lo stato di Israele è stata organizzata oggi a Trieste da gruppi antagonisti e no green pass. Nel corso degli interventi sono stati lanciati duri attacchi a Israele, accusato di essere un paese oppressivo e colonialista, e la lotta palestinese è stata definita “un esempio su come opporsi al controllo sociale”.
Una manifestazione No Green pass ha attraversato e strade di Trieste: un migliaio di manifestanti si sono concentrati in Largo Barriera per poi dare vita a un corteo che non sarebbe stato autorizzato. La manifestazione ha bloccato le vie del centro per ore e ha riportato la città all’atmosfera dello scorso ottobre, quando Trieste diventò la capitale della protesta no vax. Alessandro Martegani
Al microfono di Antonio Saccone, la coordinatrice del Gruppo teatrale di lingua italiana dell'Università di Lubiana Silvia Viviani presenta Pausa, un cortometraggio uscito il 31 Dicembre 2020. L'intervista è andata in onda il 4 Gennaio 2020 all'interno di CALLE DEGLI ORTI GRANDI.
Da domani non sarà più necessario esibire il green pass per entrare in Italia. Scade infatti il decreto di aprile che aveva prorogato l’obbligo di certificazione fino al 31 maggio. Dal 15 giugno cadrà poi anche l’obbligo d’indossare la mascherina al chiuso, anche se è probabile una proroga per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza.
Sale a Trieste l'attesa per la nuova manifestazione no Green pass annunciata per domani. Il Comune ha però emanato nuove regole restrittive per evitare nuovi focolai in una città che ha visto un aumento esponenziale dei positivi nelle ultime due settimane. Pirati informatici hanno bloccato l'account Facebook di Mitja Gialuz, promotore della petizione che si oppone alla visione di Trieste come capitale no vax e che viaggia verso le 50 mila firme.
Circa 2.500 persone hanno manifestato a Trieste contro il Green Pass, con un corteo partito dalla zona periferica di Domio ed arrivato fino al parcheggio della Risiera, a circa 200 metri dall'ingresso dell'oleodotto della Siot. La manifestazione è stata chiusa da un breve discorso di Stefano Puzzer, il portuale simbolo delle proteste Davide Fifaco.
Anche in Friuli Venezia Giulia è stata sequenziata la nuova variante Covid Delta Plus. Comparsa da tempo in Gran Bretagna, è stata trovata su quattro pazienti in regione. Si tratta di un variante più virulente, ma che i vaccini sono in grado di bloccare.
È operativo da oggi il Green pass, la documentazione che consente ai cittadini europei di circolare all’interno dell’Unione. Non mancano però regole diverse nei vari paesi europei, in particolare sui minori e sulla validità dei tamponi, e anche le comunicazioni fra i sistemi sanitari devono ancora essere perfezionate.
Nuove manifestazioni anti green pass oggi a Trieste. In piazza Ponterosso hanno protestato i lavoratori della scuola Alessandro Martegani
Dovrebbe essere presa la prossima settimana dal governo italiano la decisione se e come rendere obbligatorio il green pass per accedere ad alcuni luoghi e servizi nel paese. Si pensa a viaggi a lunga percorrenza, e attività come palestre e piscine. Meno probabile l’obbligo per bar e ristoranti.