Ospiti della puntata Stefano Lusa, Arden Stancich, Domen Črnigoj, Jan Grgič, Giustino Alessandroni, Andrea Bartole, Selma Širca.
È stata pari al 20,73 per cento, ben al di sotto del quorum del 50 per cento di votanti necessario per la validità della consultazione, l'affluenza ai 5 referendum sulla giustizia in Italia. Si tratta dell'affluenza pià bassa mai registrata in una consultazione nel paese. Nella stessa giornata si è votato anche per le amministrative in quasi mille comuni, fra i quali 26 capoluoghi. Lo scrutinio inizierà alle 14 di oggi. Secondo gli exit poll il centro destra potrebbe passare al primo turno a Genova, mentre è avanti all'Aquila, Catanzaro, e Palermo.
Si avvicinano i 5 referendum sulla giustizia Nell’ormai prossima tornata elettorale del 12 giugno gli italiani voteranno, oltre che per le amministrative in 950 comuni, anche per cinque referendum abrogativi, tutti incentrati sul tema della giustizia. Tutti gli aventi diritto sono chiamati a pronunciarsi su temi come la separazione delle carriere o la legge Severino, ma il rischio di non raggiungere, il quorum necessario per convalidare il risultato, è molto alto.
La Corte Costituzionale italiana ha dato via libera ai referendum che riguardano il sistema giudiziario. I quesiti dovrebbero essere votati fra aprile e maggio. La Consulta invece respinto il quesito che proponeva la possibilità di coltivare piante di cannabis nelle abitazioni private perché, ha spiegato il presidente Giuliano Amato, sarebbe stato incompatibile con gli obblighi internazionali dell’Italia e con il codice penale. Alessandro Martegani
Parte ufficialmente la battaglia referendaria sull’ovovia di Trieste: il comitato che si oppone all’infrastruttura comincerà a raccogliere le prime 500 firme per ottenere l’ammissibilità del referendum a partire da sabato. Il Comune però conferma la volontà di realizzare la cabinovia, e un appoggio all’opera è giunto anche da parte della regione. Alessandro Martegani
Ieri il Senato italiano ha approvato in prima lettura la riforma sul premierato, che punta a modificare radicalmente l’equilibrio di poteri all’interno del sistema istituzionale della Penisola. Il progetto dovrà essere approvato nuovamente da entrambe le Camere e poi, con tutta probabilità, essere sottoposto a referendum.
Ospiti di questa puntata Alessandro Martegani, Francesco Maselli, Salvatore Ferrara, Timothy Dissegna e Gabriele Marconi.
L'Italia, domenica e lunedì, al voto per il referendum sul taglio dei parlametari e per scegliere alcuni presidenti di regione. Ne parliamo con Inoslav Bešker, corrispondente da Roma del Jutranji list
L'Italia si prepara ad andare alle urne per il referendum sul taglio dei parlamentari. Il dibattito sulla consultazione non sembra essere partito, mentre la politica italiana dibatte sull'emergenza COVID e sulle prossime elezioni regionali. Stefano Lusa ne ha parlato con Onofrio Romano.
In diretta con Lara Drčič e Giuseppe Signorelli per parlare di cronaca, politica, attualità, sport e più in generale del territorio in un contesto globale, con un occhio di riguardo per l’Istria. In onda ogni lunedì dalle 10.35 alle 12.28 ed in replica, sempre lunedì, alle 20.30.
In diretta con Lara Drčič e Giuseppe Signorelli per parlare di cronaca, politica, attualità, sport e più in generale del territorio in un contesto globale, con un occhio di riguardo per l’Istria. In onda ogni lunedì dalle 10.35 alle 12.28 ed in replica, sempre lunedì, alle 20.30.
A tre settimane dal voto che potrebbe confermare il taglio di un terzo dei parlamentari in Italia, il confronto sembra non appassionare elettori e forze politiche. Solo il Movimento 5 Stelle, che ha voluto la modifica della Costituzione si è schierato apertamente a favore del provvedimento, mentre le altre forze politiche sembrano incerte.